Anabio, l’associazione delle aziende agricole biologiche di Firenze, Pistoia e Prato
Anabio, Associazione nazionale agricoltura biologica, nasce come strumento operativo della Cia per rappresentare le esigenze di quegli agricoltori che si dedicano o si dedicheranno all’agricoltura ed agli allevamenti biologici.
Anabio è un tassello nella più ampia politica della qualità che la Cia ha posto da anni al centro della propria iniziativa professionale.
L’Associazione non ha fini di lucro. Essa si propone di promuovere, sviluppare e approfondire, tra i produttori, i consumatori e le giovani generazioni, una adeguata conoscenza dei metodi di produzione biologica.
Promuovere metodi di produzione biologica
Favorire l’aggregazione a livello territoriale, la divulgazione delle tecniche di campo e dei processi produttivi propri degli alimenti biologici.
Nonché promuovere, predisporre, organizzare e attuare programmi di ricerca, studio e sperimentazione attinenti i metodi di produzione biologica e tutte quelle iniziative atte a favorirne la diffusione, lo sviluppo e il progresso.
L’azione dell’Associazione sarà rivolta innanzitutto alla promozione della conoscenza dell’agricoltura biologica, dei metodi adottati, dei territori interessati, dei prodotti ottenuti e alla difesa degli interessi degli agricoltori.
Anabio si impegna per:
- Il confronto continuo con la pubblica amministrazione, con gli organismi di controllo e loro federazioni, per contribuire a rendere sempre più adeguato ed efficiente il sistema degli adempimenti burocratici, snellendo e sistematizzando le procedure anche al fine di rendere meno gravosa, per l’azienda, l’applicazione delle regole per il biologico.
- Perseguire l’obiettivo della certificazione di prodotto salvaguardando comunque quella di processo.
- Sostenere e promuovere la ricerca e la sperimentazione in agricoltura biologica, non trascurando nessuna delle componenti tecniche del sistema e garantendo una adeguata divulgazione delle conoscenze acquisite.
- Il completamento del quadro normativo, quale atto prioritario necessario a perseguire uno sviluppo corretto ed equilibrato del settore.
- La tutela delle produzioni tipiche biologiche dalla contaminazione Ogm garantendo agli agricoltori biologici il diritto al rispetto della normativa.
- Favorire lo sviluppo della commercializzazione del prodotto biologico anche attraverso sistemi innovativi, al fine di promuovere la crescita del settore e garantirne l’adeguata valorizzazione economica.