San Valentino: la rosa rossa resta il fiore più regalato. Cia Toscana Centro: prezzi in crescita per il prodotto locale, produzione in calo per i costi energetici (-15%)

13 Febbraio 2023

Cia Toscana Centro alla vigilia della festa degli innamorati: in salute mercato Valdinievole

“Rose rosse per te ho comprato stasera”, cantava tanti anni fa Massimo Ranieri. Per il San Valentino di quest’anno, la rosa rossa rimane, in Toscana, il fiore più venduto e regalato alla propria amata, e costa il 15 per cento meno rispetto ad un anno fa. Buono il mercato dei fiori toscani anche per San Valentino, ricorrenza molto attesa dai produttori di Pescia.

A sottolinearlo è la Cia Agricoltori Italiani della Toscana Centro, alla vigilia della festa degli innamorati: se infatti nel 2022 una rosa rossa costava 2,80-3 euro, quest’anno con 2,50 euro si può acquistare. Rose che per il 90% arrivano dall’estero, vengono importate in Toscana e lavorate dalle aziende di Pescia, e quindi confezionate insieme ad altri fiori locali e verde reciso. Molto bene la produzione del ruscus, dell’eucalipto e tutto il verde a fronda recisa, che sta diventando centrale nella produzione della Valdinievole.

Un mercato in salute, quello dei fiori di Pescia per questo San Valentino: produzione andata venduta integralmente (+10/20% prezzi medi), anche se si è prodotto un meno 10-15 per cento, a causa dei costi energetici del 2022 che sono stati più alti rispetto al passato e non hanno permesso una adeguata programmazione ai produttori, che così hanno riscaldato di meno le serre e ridotto la produzione. Inoltre, hanno influito incertezze legate ad una certa staticità delle aziende florovivaistiche, per la mancanza di ricambio generazionale.

“Un mercato che nonostante le difficoltà internazionali – commenta il presidente di Cia Toscana Centro, Sandro Orlandini – anche per questo San Valentino si presenta con le carte in regola. La diminuzione del prezzo del gas e dei costi energetici delle ultime settimane, è arrivata troppo tardi, quando ormai le nostre aziende avevano già deciso se e cosa produrre”.

Ma dove vanno a finire i fiori toscani? Principalmente nei mercati del Nord Italia (Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia), e, ovviamente nei mercati e nei negozi della Toscana.

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