La Regione Toscana ha aperto il bando con misure a favore dell’apicoltura (OCM Miele). Le azioni riguardano le Associazioni (Intervento A) e le singole Imprese (intervento B).
Per quanto riguarda i singoli apicoltori, sono previste quattro linee di intervento:
- l’azione B1 che riguarda il sostegno per la lotta ai parassiti ed alle malattie attraverso l’acquisto di arnie con fondo a rete e/o trattamenti di sterilizzazione e disinfezione delle arnie;
- l’azione B3 dedicata al ripopolamento del patrimonio apistico, che prevede il sostegno per l’ acquisto di sciami, nuclei, pacchi di api e api regine con certificazione attestante l’appartenenza alla razza italiana, oltre all’acquisto di materiale per la conduzione dell’azienda apistica da riproduzione;
- l’azione B4 riguardante la razionalizzazione della transumanza, tramite la quale è possibile l’acquisto di arnie, di attrezzature e materiali vari per l’esercizio del nomadismo. Noleggio o leasing di veicoli per l’esercizio del nomadismo e/o acquisizione di servizi per le operazioni di trasporto;
- l’azione B5 per l’acquisto di attrezzature e sistemi di gestione (hardware/software), per la valorizzazione delle produzioni destinate al commercio, quali materiali, macchine e attrezzature adibite a processi di estrazione, conservazione e confezionamento del miele e degli altri prodotti dell’alveare, oltre ai materiali e attrezzature per il miglioramento delle condizioni di lavoro, inclusi dispositivi di protezione individuale (DPI).
La dotazione complessiva a disposizione ammonta a 565 mila euro, dei quali 45 mila per l’azione B1, 80 mila per l’azione B3, 270 mila per l’azione B4 e 150 mila per l’azione B5.
Per essere ammessi al bando, gli apicoltori devono avere sede legale in Regione Toscana, detenere la partita IVA, aver dato comunicazione all’Azienda USL di quanto disposto dalla normativa in materia di anagrafe apistica di cui al D.M. 11 agosto 2014 “Approvazione del manuale operativo per la gestione dell’anagrafe apistica nazionale”. Non sono ammessi coloro che esercitano l’attività di apicoltura per autoconsumo, ovvero con un numero inferiore a 11 arnie. Per alcune tipologie di investimento relative alle azioni B4 e B5, il numero minimo di arnie a disposizione per singolo agricoltore, non dovrà essere inferiore a 40.
Il contributo massimo erogabile per ciascuna domanda cui può accedere un beneficiario non può essere superiore a:
- euro 5.000,00 per le Azioni B1 e B3;
- euro 24.000,00 sulle Azioni B4 e B5.
Non sono inoltre ammesse domande per un importo minimo del contributo pubblico concedibile inferiore a euro 1.200,00 per l’azione B1, e di 1.800,00 per le azioni B3, B4 e B5.
Relativamente all’intensità dell’aiuto, è previsto per tutte le azioni, un contributo massimo pari al 60% delle spese ritenute ammissibili.
Le domande di aiuto dovranno essere presentate attraverso il sistema informativo di Artea, entro il 31 di gennaio 2024; in caso di ammissione al sostegno la scadenza per le domande di saldo (e di termine del progetto) è fissata al 31 maggio 2024.
Per definire l’ammissione al sostegno, sarà stilata un’unica graduatoria regionale nella quale saranno distinte le istanze in base alla specifica azione, che terrà conto del punteggio ottenuto dal richiedente in virtù dalla somma dei valori attribuiti alle singole priorità, in funzione del numero di alveari posseduti, del percepimento del sostegno nei tre anni precedenti, la qualifica di IAP, l’età, l’iscrizione come operatore biologico, iscrizione alla CCIAA, ubicazione dell’azienda ed il genere.
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