Boccata d’ossigeno per tutti i produttori floricoli della Valdinievole: in arrivo 3 milioni di euro per scongiurare la chiusura del 22 giugno
Una vera e propria boccata d’ossigeno per tutti i produttori floricoli di Pescia e della Valdinievole, dopo che la giunta regionale ha deliberato un contributo straordinario di 2 milioni di euro per l’adeguamento dell’edificio del Mercato dei Fiori (Mefit), in modo da scongiurarne la chiusura. A questi si aggiunge 1 milione di euro annunciato dal Commissario prefettizio di Pescia.
“Finalmente vediamo la fine di un incubo – sottolinea il presidente di Cia Agricoltori Italiani Toscana Centro, Sandro Orlandini – i produttori potranno svolgere la loro attività anche dopo il 22 giugno. Un ringraziamento particolare va al consigliere regionale Marco Niccolai, che sempre, con grande costanza e passione, si è impegnato per arrivare a questa soluzione, prendendosi in carico questa difficile crisi che ha investito il nostro territorio e la nostra economia. Un grazie altrettanto grande va al vice prefetto Vittorio De Cristofaro, commissario a Pescia dal 1 febbraio, che dal momento del suo insediamento al Comune di Pescia si è impegnato in prima persona per arrivare ad una soluzione positiva, aggiungendo 1 milione di euro, alle risorse della Regione”.
I soldi messi dalla Regione sono indispensabili – come ha spiegato il viceprefetto De Cristofaro – per avviare la messa in sicurezza dello stabile e quindi evitare il possibile sequestro da parte dell’autorità giudiziaria per pericolo. Il termine ultimo imposto dalla procedura già avviata è il 22 giugno: dopo quella data i vigili del fuoco avranno sessanta giorni per fare un sopralluogo ed altri trenta per riferire all’autorità giudiziaria. Ma se i lavori saranno già partiti – i tempi ci sono – sequestro e chiusura potranno essere evitati.
“Il passo successivo – aggiunge Orlandini – sarà quello di completare l’agibilità dell’intera struttura per permettere, oltre al mercato dei fiori, lo svolgimento di eventi, fiere, mostre-mercato, convegni, all’interno del Mefit, così da mettere a reddito una struttura che può auto-finanziarsi e mantenersi nel futuro. Intanto le risorse in arrivo sono un punto di partenza, che danno quelle certezze che nei giorni scorsi non c’erano”.
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